CONSIDERAZIONI GENERALI SUL CORONAVIRUS

Prima di tutto bisogna ricordarsi delle pandemie/epidemie più note dal 2000 in poi dai vari virus: anno/numero di deceduti / fonte di pubblicazione:

  1. SARS: 2002/2003/813/World Health Organisation=WHO,
  2. Suina: 2009-2010/ 18.000/WHO,
  3. Influenza nel mondo: 290.000-650.000 deceduti l’anno/Istituto Superiore della Sanita 2019,
  4. Influenza Italia: deceduti 2013/14: 7.027, 2014/2015: 20.259, 2015/2016:15.801, 2016/17: 24.981/ Rosano, Ricciardi et al. 2019,
  5. Ebola: 2014-2016/3461 /WHO)

Se fosse vero, che il coronavirus viene trasmesso tramite goccioline da starnuto, tosse ecc. o per essere venuto a contatto con superficie infette, e

  • se fosse vero che le misure adottate a ridurre il contaggio dovrebbero risultare efficaci:

come ci si spiega, che alla data del 26/04/2020 in Lombardia sono stati registrati 13.325 morti, in Emilia Romagna 3.386 ed in Sicilia 228 morti?

Questa differenza non può derivare dalla maggiore esposizione infettiva al nord, considerando anche, che a Catania dal 3 al 5 febbraio si era svolta la festa di Sant’Agata con più di un milione di visitatori (già si parlava di doverla sospendere). Questo ovviamente senza le dovute distanza di un metro uno dall’altro.

Valutando questi ed altri dati epidemiologici riguardante l’epidemia da coronavirus, si può arrivare solo alle due seguenti conclusioni:

  1. I Catanesi sono i campioni nell’igiene?
  2.  IL CORONAVIRUS VIENE TRASMESSO ESCLUSIVAMENTE ATTRAVERSO VIA AEREA (AEROSOL)

Attenzione:

  1. La trasmissione avviene quasi esclusivamente in ambienti non sufficientemente aerati, all’aperto solo in casi estremi,
  2. La gravità della infezione (da asintomatico fino all’esito letale) dipende dalla carica virale e dalle condizioni individuali quali malattie coesistenti ecc.

(N.B.: La gravità della malattia non dipende primariamente dai danni causati dal virus all’organismo, ma dai danni causati dalla difesa immunitaria all’organismo.)

Questa teoria semplice spiega tutto, e ci permette di agire in maniera efficace, salvando tantissimi vite umane (N.B. Ogni teoria è valida fin quando una sola sua previsione non è corretta, il che richiede o una revisione o l’abbandono della teoria).

E’ sempre stato uno delle fondamenta della virologia, che il virus influenzale viene trasmesso o tramite via aerea (goccioline da starnuti, tosse ecc.) o per contatto con superfici infette, una affermazione, che risale alle origini della scienza delle infezioni. Questo concetto elementare non è mai stato messo in discussione, ma fu considerato in seguito un dato fermo, irremovibile (dottrina).

Cosi come dottrina della geologia fu considerata la teoria dei ponti continentali. E quando lo scienziato Wegener, a causa di semplici osservazioni, presentava il 6 gennaio 1912 a Frankfurt (Germ.) la sua teoria della tettonica delle placche, esso veniva deriso dai scienziati presenti. Solo più di 50 anni dopo, nei anni 1967/1968, la scienza ammetteva l’errore e promuoveva la sua teoria: errare humanum est, perseverare…..

Questa nuova ottica riguardante la via di trasmissione comporterebbe le seguenti osservazioni:

  1. La trasmissione avviene quasi esclusivamente in ambienti ristretti, chiusi, nei quali si ottiene la concentrazione virale necessaria per l’infezione. Questo è pressoché impossibile nei spazi aperti.
  2. La condizione di base per l’infezione è la scarsa qualità dell’aria a causa di una insufficiente aerazione (treni, autobus, metropolitana, uffici, case di riposo ecc.). La qualità dell’aria nei spazi chiusi (con una concentrazione crescente di CO2 aumenta il rischio di infezione) si sta progressivamente peggiorando a causa della ricerca dell’efficienza energetica dei immobili (detto siciliano: “il migliore medico è un scarso falegname, perché fa gli infissi con i spifferi”).
  3. Maschere e guanti sono, eccetto per i malati e per quelli che li curano, inutili e così addirittura dannosi. La maschera riduce la ventilazione dei polmoni. In più all’ispirazione viene riciclata l’aria espirata inquinata e quindi impura. L’igiene eccessiva delle mani ed i guanti creano solo un ambiente ideale per germi resistenti, la prima rimuovendo lo strato protettivo delle mani ed i secondi creando un effetto serra per i germi resistenti.
  4. Il contatto normale interumano (Bacio, abbracci, darsi la mano, gli eschimesi si strofinano quale saluto i nasi) permane come sempre elementare per creare una difesa immunologica nel gruppo (se l’umanità avesse applicato le leggi disposti attualmente da gran parte dei governi, essa farebbe già da tempo parte delle specie estinte).

Per affrontare l’epidemia del coronavirus ed ulteriori future epidemie bisogna profondamente intervenire sull’ambiente dell’uomo, quest’ultimo ormai spesse volte paragonabile ad un animale da allevamento di massa in gabbia.

Questo contributo non si basa sulle sempre più ultime evidenze della medicina, ma si basa sulle fondamenta della medicina, la quale deve affermare il suo passato, ma che nello stesso momento metterlo sempre sotto continua verifica.

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