Bambini e Coronavirus

Il coronavirus ci ha coinvolto un pò tutti, ci ha sconvolti, demoralizzati, ci ha fatto perdere il nostro rapporto con la realtà, ci sentiamo come in un ambiente di fantascienza. Non ci sono notizie certe, immagini di pericolo, di morti, di uomini incappucciati ovunque sono diventati il nostro pane quotidiano. Anche chi dovrebbe darci un po di sicurezza non riesce a tranquillizzarci. Le discussioni dei esperti producono più confusione che certezze.

I vari telegiornali (con un sottofondo sonoro inquietante come se si trattasse dell’arrivo di Voldemort, dei suoi mangiamorte e dei dissennatori),

 che dovrebbero acculturare la gente, non ci riesce completamente nel loro intento. Anzi dopo una lunga giornata di approfondimenti, si esce come un bimbo da una lezione di matematica con le parole:

non ho capito niente, anzi, le poche cose che sapevo, sono sbagliate (disinformazione organizzata).

E siamo ora proprio arrivati a quelli, che non parlano, che subiscono, che guardano il mondo con occhi grandi, profondi, sempre più tristi: i bambini.

E purtroppo proprio loro vengono principalmente coinvolti senza essere ascoltati, guidati dai esperti per il “bene del loro futuro” e per il “bene della loro salute”.

E così, senza alcuna evidenza scientifica i bambini:

  1. Vengono isolati come se fossero dei untori della società, anche se gran parte dei scienziati concordano, che i bambini non vengono infetti e non infettano
  2. Vengono costretti a portare le mascherine senza alcuna evidenza scientifica circa un eventuale effetto sulla catena di trasmissione. Ma che queste mascherine costituiscono un pericolo reale per i bambini con conseguenze anche gravi e permanenti, non viene menzionato da nessuna parte. Non esistono lavori scientifici riguardante l’effetto nocivo delle mascherine sui bambini, ma essendo esse normalmente un dispositivo di protezione sul lavoro, esistono direttive riguardante il loro utilizzo. Queste limitano il tempo massimo per quanto riguarda le mascherine filtranti da parte di lavoratori a 75 minuti continuativi. Poi sono richiesti 30 minuti di riposo e tutto questo per al massimo di 4 giorni lavorativi.
  3. Vengono distanziati fra di loro privandoli delle loro gioie della gioventù.
  4. Vengono privati dei loro diritti costituzionali più fondamentali sulla privacy (le riprese delle lezioni e degli esami online passano dai gestori di rete fino alla destinazione, facilmente intercettabile ai vari livelli: non sono una PEC)
  5. Vengono alienati dal mondo esterno, e specialmente dalla natura, che ormai viene considerato un loro nemico alla salute

Ed alla fine dovranno pure subire una vaccinazione (bambini già reclutati per la seconda fase di sperimentazione) per qualcosa, della quale non si possono ammalare né la possono trasmettere, come riportato dalla gran parte della letteratura internazionale. Sono più di 140 sperimentazioni in tutto il mondo su volontari, bambini compresi, con i rischi ovvii connessi, per trovare il vaccino. Questa però attualmente spesso viene spesso influenzati da vari conflitti di interesse, che non c’entrano per niente con “il bene per il loro futuro” o con “il bene della loro salute”, anzi.

La storia si ripete (torniamo agli anni ’80.), i bambini non contavano, si creava un muro sterile attorno a loro nel loro mondo scolastico* ed i bimbi furono spinti in un mondo virtuale (gioco Flipper ecc.).

Come dice il famoso scrittore francese Michel Houellebecq:

“Dopo la crisi del Coronavirus non ci sveglieremmo in un mondo nuovo; sarà lo stesso, solo un pò peggio. Da alcuni anni tutte i progressi tecnologici, sia quelli piccoli (video on demand, pagamento per carta) o grandi (smart working, internet-shopping, social networks) ha come conseguenza la riduzione di contatti materiali e principalmente umane (quale scopo principale).

“La pandemia serve da perfetta scusa per questo trend fatale.”

Non c’è niente da aggiungere.

Bibliografia

https://www.google.com/search?q=Dementor+_+Harry+Potter+Wiki+_+Fandom&oq=Dementor+_+Harry+Potter+Wiki+_+Fandom&aqs=chrome..69i57.7489j0j4&sourceid=chrome&ie=UTF-8

https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/using-face-masks-community-reducing-covid-19-transmission

https://publikationen.dguv.de/regelwerk/dguv-regeln/1011/benutzung-von-atemschutzgeraeten

Pink Floyd https://www.youtube.com/watch?v=YR5ApYxkU-U

The Who https://www.youtube.com/watch?v=DthtDjhqVOU

https://www.suedtirolnews.it/unterhaltung/leute/autor-houellebecq-glaubt-nicht-an-bessere-welt-nach-corona

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Siamo riusciti a svelare la forma del Coronavirus

Le immagini seguenti del coronavirus (dimensione all’incirca 150 nanometri, anche se ci sono pareri discordanti) sono state ottenute tramite microscopio elettronico nel 2003 da Hazelton & Gelderblom (immagine 1) e nel 2020 dal Laboratorio di malattie Infettive della Statale (immagine 2). La terza immagine, sempre del 2020, rappresenta una riproduzione tridimensionale solo ai fini pubblicistici senza alcun valore scientifico.

La prima visualizzazione di un microbo tramite l’utilizzo di un microscopio ottico risale al 1648 a Antoni van Leeuwenhoek. Poi nel lontano 1931 fu inventato dagli scienziati tedeschi Ruska e Knoll il microscopio elettronico. Quest’ultimo permette una risoluzione (0.2 nanometri) superiore a quello ottico (2000 nanometri), atti anche a visualizzare i virus. Da allora nessuna novità sul fronte dei microscopi.




VIRUS DA DECENNI BEN CONOSCIUTO

Il Coronavirus è un virus da poco conosciuto: Già in un libro del 1982 di microbiologia (vedi immagine), il coronavirus fu descritto in maniera esplicita. I studenti del corso di laurea di medicina e chirurgia, che non sapevano l’argomento, venivano rimandati.




DER WELTBILDZERTRUEMMERER WEGENER UND DAS CORONAVIRUS

Als erstes eine Zusammenfassung der meistbekannten Epidemien/Pandemien der letzten Jahren ausgeloest durch Viren: Zeitraumraum/Todesfaelle/Literaturnachweis:

  1. SARS: 2002/2003/813/World Health Organisation=WHO,
  2. Schweinegrippe: 2009-2010/ 18.000/WHO,
  3. Influenzagrippe weltweit: 290.000-650.000 Todesfaelle jaehrlich/Istituto Superiore della Sanita 2019,
  4. Ebola: 2014-2016/ 3461 /WHO)
  • – Wenn es wahr waere, dass das Coronavirus ueber Schmutz-Schmier und Troepfcheninfetion uebertragen wird, und wenn es wahr waere,dass
  • – somit Massnahmen, die diese unterbinden, wirksam sein sollten,

wie ist es zu erklaeren, dass am 26/04/2020 die Zahl der offiziell registrierten Todesfaelle in der Lombardei 13.325, in Emilia Romagna 3.386 und auf Sizilien 228 betrug?

Dieser Unterschied kann nicht mit einer erhoehten Expositionrisikos Norditaliens erklaert werden, da unter anderem ein sehr intensiver Flugverkehr etc. zwischen Norditalien und Sueditalien stattfindet. Weiterhin fand gerade in Catania, einer Metropole mit mehr als einer Million Eiwohnern auf Sizilien (in dessen historische Stadtkern ich die Ehre haben, zu leben) vom 3-5 Februar eines der groessten religioesen Feste der Welt (Festa di Sant’Agata) mit mehr als einer Million von Besuchern statt, natuerlich ohne jeglichem Sicherheitsabstand, im Gegenteil.

Wenn man diese und andere epidemiologischen Daten bezueglich der Coronaepidemie in Ruhe betrachtet , so gibt es hierfuer nur zwei moegliche Deutungen

  1. Die Sizilianer sind die Weltmeister in Hyghiene?
  2. DAS CORONAVIRUS WIRD AUSSCHLIESSLICH UEBER DEN LUFTWEG UEBERTRAGEN (AEROSO)

Achtung:

  1. Die Uebertragung findet fast ausschliesslich nur in nicht regelrecht geluefteten Raeumlichkeiten statt, im Freien nur in Extremfaellen
  2. Der Schweregrad der Infektion (vom asymptomatischen Virustraeger bis hin zum letalen Verlauf) haengt von der Viruslast, d.h von der Menge des Virus in der Einatemluft, und von der individuellen Vorbelastung, wie zum Beispiel Vorerkrankungen, ab.

( N.B. Der Schweregrad der Krankheit aufgrund des Virus haengt nicht primaer von den Schaeden ab, die das Virus erzeugt, sonder von denen, die das Immunsystem bei der Elimination des Virus erzeugt.)

Diese einfache Theorie der ausschliesslichen Uebertragung ueber den Luftweg wuerde alles erklaeren, und wir koennten somit wirksam vorgehen und eine Unzahl von weiteren Menschenleben retten. (N.B. Jede Theorie ist solange gueltig, bis sich eine einzige ihrer Behauptungen als falsch erweist und eine Berichtigung nicht moeglich ist.)

Es war immer eine der Grundfeste der Virologie, dass sich die Influenzaviren mittels Troepfchenuebertragung verbreiten. Eine Auffassung aus Zeiten des Anfangs der Infektionslehre. Diese Auffassung wurde nie in Frage gestellt, sondern als unerschuetterliches Grundgesetz uebernommen (Doktrin).

So wie als Doktrin der Geologie die Landbrueckentheorie galt. Als der Wissenschaftler Wegener, der Weltbildzertruemmerer, aufgrund einfacher Beobachtung am 6 Januar 1912 in Frankfurt seine Kontinentalverschiebungstheorie in Frankfurt aufstellte, wurde er von den anwesenden Wissenschaftlern verlacht. Erst nach mehr als 50 Jahren, in den Jahren 1967/1968, hatte die Wissenschaft ihre Fehler berichtigt und seine Theorie anerkannt: Humanum errare est, perseverare……

Diese neue Betrachtungsweise des Uebertragungsweges wuerde Folgendes ergeben:

  1. die Uebertagung erfolgt fast ausschliesslich in geschlossenen Raeumen, in denen die vom Virus noetige Konzentration zur Infektion in der Atemluft erreicht wird.
  2. als grundlegende Ursache der Infektion hierzu ist die schlechte Luftqualitaet durch unzureichende Lueftung (Zug, Bus, U- Bahn, offentliche Gebaeude, Altersheime etc.) anzusehen. Die Qualitaet der Rauminnenluft (mit ansteigendem CO2 Gehalt nimmt das Ansteckungsrisiko zu) verschlechtert sich fortlaufen auch aufgrund der Suche nach energetischer Effizienz der Gebaeude (Deutschland, das Land der Dichter und Denker, dichtet und daemmt sich zu Tode).
  3. Mundschutz und Gummihandschuhe sind, ausgenommen Kranke und diejenigen, die mit ihnen in Kontakt kommen, nutzlos und somit im weiteren Sinne schaedlich. Der Mundschutz reduziert die Ventilation der Lungen, die Einatemluft ist unrein, da ausgeatmete Luft wieder eingeatmet wird. Intensive Handhygiene und Gummihandschuhe schaffen ein ideales Klima fuer resistente Keime, da durch erstere die Schutzschicht der Haut entfernt und durch letztere ein Treibhausklima geschaffen wird.
  4. der natuerliche zwischenmenschliche Kontakt (Kuessen, Umarmen, Haendegeben, die Eskimos reiben sich zur Begruessung ihre Nasen) bleibt wie je unabdingbar, um eine immunologische Abwehr in der Gruppe zu schaffen (wenn die Menschheit in ihrer Evolution die zur Zeit von den Regierungen angeordneten Massnahmen angewendet haette, wuerde sie bereits seit Langen zu den ausgestorbenen Arten zaehlen).

Um der Coronaepidemie und weiteren kuenftigen Epidemien entgegenzutreten, muss man den Lebensraum des Menschen, der zur Zeit mit einem Tier in Kaefighaltung zu vergleichen ist, von Grund auf sanieren.

Dieser Beitrag basiert absichtlich nicht auf den neuesten medizinischen Erkenntnissen, sondern auf dem Ein mal Eins der Medizin. Diese muss ihre Vergangenheit annehmen, hat jedoch die Verpflichtung, dieselbe staendig zu hinterfragen und eventuell zu berichtigen.




CONSIDERAZIONI GENERALI SUL CORONAVIRUS

Prima di tutto bisogna ricordarsi delle pandemie/epidemie più note dal 2000 in poi dai vari virus: anno/numero di deceduti / fonte di pubblicazione:

  1. SARS: 2002/2003/813/World Health Organisation=WHO,
  2. Suina: 2009-2010/ 18.000/WHO,
  3. Influenza nel mondo: 290.000-650.000 deceduti l’anno/Istituto Superiore della Sanita 2019,
  4. Influenza Italia: deceduti 2013/14: 7.027, 2014/2015: 20.259, 2015/2016:15.801, 2016/17: 24.981/ Rosano, Ricciardi et al. 2019,
  5. Ebola: 2014-2016/3461 /WHO)

Se fosse vero, che il coronavirus viene trasmesso tramite goccioline da starnuto, tosse ecc. o per essere venuto a contatto con superficie infette, e

  • se fosse vero che le misure adottate a ridurre il contaggio dovrebbero risultare efficaci:

come ci si spiega, che alla data del 26/04/2020 in Lombardia sono stati registrati 13.325 morti, in Emilia Romagna 3.386 ed in Sicilia 228 morti?

Questa differenza non può derivare dalla maggiore esposizione infettiva al nord, considerando anche, che a Catania dal 3 al 5 febbraio si era svolta la festa di Sant’Agata con più di un milione di visitatori (già si parlava di doverla sospendere). Questo ovviamente senza le dovute distanza di un metro uno dall’altro.

Valutando questi ed altri dati epidemiologici riguardante l’epidemia da coronavirus, si può arrivare solo alle due seguenti conclusioni:

  1. I Catanesi sono i campioni nell’igiene?
  2.  IL CORONAVIRUS VIENE TRASMESSO ESCLUSIVAMENTE ATTRAVERSO VIA AEREA (AEROSOL)

Attenzione:

  1. La trasmissione avviene quasi esclusivamente in ambienti non sufficientemente aerati, all’aperto solo in casi estremi,
  2. La gravità della infezione (da asintomatico fino all’esito letale) dipende dalla carica virale e dalle condizioni individuali quali malattie coesistenti ecc.

(N.B.: La gravità della malattia non dipende primariamente dai danni causati dal virus all’organismo, ma dai danni causati dalla difesa immunitaria all’organismo.)

Questa teoria semplice spiega tutto, e ci permette di agire in maniera efficace, salvando tantissimi vite umane (N.B. Ogni teoria è valida fin quando una sola sua previsione non è corretta, il che richiede o una revisione o l’abbandono della teoria).

E’ sempre stato uno delle fondamenta della virologia, che il virus influenzale viene trasmesso o tramite via aerea (goccioline da starnuti, tosse ecc.) o per contatto con superfici infette, una affermazione, che risale alle origini della scienza delle infezioni. Questo concetto elementare non è mai stato messo in discussione, ma fu considerato in seguito un dato fermo, irremovibile (dottrina).

Cosi come dottrina della geologia fu considerata la teoria dei ponti continentali. E quando lo scienziato Wegener, a causa di semplici osservazioni, presentava il 6 gennaio 1912 a Frankfurt (Germ.) la sua teoria della tettonica delle placche, esso veniva deriso dai scienziati presenti. Solo più di 50 anni dopo, nei anni 1967/1968, la scienza ammetteva l’errore e promuoveva la sua teoria: errare humanum est, perseverare…..

Questa nuova ottica riguardante la via di trasmissione comporterebbe le seguenti osservazioni:

  1. La trasmissione avviene quasi esclusivamente in ambienti ristretti, chiusi, nei quali si ottiene la concentrazione virale necessaria per l’infezione. Questo è pressoché impossibile nei spazi aperti.
  2. La condizione di base per l’infezione è la scarsa qualità dell’aria a causa di una insufficiente aerazione (treni, autobus, metropolitana, uffici, case di riposo ecc.). La qualità dell’aria nei spazi chiusi (con una concentrazione crescente di CO2 aumenta il rischio di infezione) si sta progressivamente peggiorando a causa della ricerca dell’efficienza energetica dei immobili (detto siciliano: “il migliore medico è un scarso falegname, perché fa gli infissi con i spifferi”).
  3. Maschere e guanti sono, eccetto per i malati e per quelli che li curano, inutili e così addirittura dannosi. La maschera riduce la ventilazione dei polmoni. In più all’ispirazione viene riciclata l’aria espirata inquinata e quindi impura. L’igiene eccessiva delle mani ed i guanti creano solo un ambiente ideale per germi resistenti, la prima rimuovendo lo strato protettivo delle mani ed i secondi creando un effetto serra per i germi resistenti.
  4. Il contatto normale interumano (Bacio, abbracci, darsi la mano, gli eschimesi si strofinano quale saluto i nasi) permane come sempre elementare per creare una difesa immunologica nel gruppo (se l’umanità avesse applicato le leggi disposti attualmente da gran parte dei governi, essa farebbe già da tempo parte delle specie estinte).

Per affrontare l’epidemia del coronavirus ed ulteriori future epidemie bisogna profondamente intervenire sull’ambiente dell’uomo, quest’ultimo ormai spesse volte paragonabile ad un animale da allevamento di massa in gabbia.

Questo contributo non si basa sulle sempre più ultime evidenze della medicina, ma si basa sulle fondamenta della medicina, la quale deve affermare il suo passato, ma che nello stesso momento metterlo sempre sotto continua verifica.

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The aerosol as the only significant mode of transmission of the coronavirus: epidemiological evidence

Introduction: There are currently many different opinions, partly contrasting with regard to the transmission of coronavirus and the measures to be taken to deal with it. At present the main mode of transmission is considered to be through droplets or contact. The aim of this article is to examine the importance of transmission through contact and droplets against transmission by aerosols using an epidemiological approach. To this end three regions of Italy have been compared as cohorts.

Material and Methods: The three regions included in this study are Lombardy, Emilia Romagna and Sicily. A clinical analytical study has been carried out on these three cohorts. The relative homogeneity at the beginning of the epidemic (general risk of exposure, demographic conditions) and eventual interaction during the observation period have been assessed. 24/04/2020 was considered the final date of the survey in relation to fatal cases.

The results were assessed with regard to transmission through contact/droplets or by aerosols.

Results:

Lombardy, Emilia Romagna and Sicily are fairly similar as regards territorial extent (Lombardy: 23,865 km2,, Emilia Romagna 22,453 and Sicily 25,832 km2) As for population/population density  per km2, Emilia Romagna and Sicily are comparable (Emilia Romagna 4,459,477/198.6 per km 2, Sicilia 4,999,891/193.6 per km 2). Lombardy has an approximately double population/population density (10,060,574/421.6 per km2).

The homogeneity of the two cohorts in the north as regards risk of exposure is comparable due to the similar geographical, demographic and climatic conditions. Sicily, 1000 kilometers further south, until the end of March was exposed to a similar if not much higher exposure:

  1. Catania airport (metropolis with over a million inhabitants) took 6th place in Italy last year for passenger transport, in Germany it would be little after Stuttgart, Cologne and Berlin Tegel at 9th place. Compared to the previous year, air traffic in Catania in January increased by 4.94% to 609,750 and in February by 1.36% to 547,210: Lombardy is in third place overall for presences in Sicily (1,069,293) after France (1,584,410) and Germany (1,185,041)
  2. From 3 to 5 February the Festival of St Agatha took place, one of the largest religious festivals in the world with a turnout of over a million people, obviously with no social distancing.
  3. After the closure of universities, bars, restaurants etc. there was a justified return of students and workers from the north: around 40,000 people who registered spontaneously (Note from the Ministry 24/03/20), even if the actual figures will be considerably higher.
  4.  Until International Women’s Day (8 March) as regards the winter season, Catania was the  city in Italy and Europe with the highest quota of social personal contacts due to the very intense daily and night life. This was caused by the extensive presence of people both from outside and inside the territory. In this period Catania pulsated from early morning until long after midnight.

As for the homogeneity of the cohorts regarding healthcare and political interference, no differences were found. (The various government decrees applied to the whole of Italy).

26 April 2020 was taken as the final point of the study. According to government statistics the following data were recorded for the number of deaths:

Lombardy: 13,325, Emilia Romagna: 3,386, Sicily: 228)

Discussion: three Italian regions were included in this study, two from the north: Lombardy and Emilia Romagna and Sicily 1000 km further south. The structure of the population is similar with the exception of Lombardy which has double the density of the other two regions. The starting point of the epidemic (end of January, beginning of February) is comparable as regards risk of exposure (possibly higher in Sicily). The lockdown ordered by the government meant that the course of the epidemic was not altered by regional interaction. This allows a homogeneity of the cohorts virtually unique in medicine.

The evaluation of the results regarding the two factors considered responsible for transmission  (droplets/aerosols) leads to the following conclusions:

The importance of transmission through contact, droplets etc. in relation to the course of the epidemic goes towards zero. This is evident from the fact that the necessary interpersonal contact is similar in the three cohorts (certainly much higher in Sicily, especially in big cities), but the death toll in Sicily is very low. (Sanitary conditions, often considered to be the cause of this mode of transmission, are similar in North and South Italy).

The importance of transmission by aerosols remains the only determining factor. The explanation lies in the analysis of the differing living conditions in the home-work environment between the north and the south. Staying in the open air and in insufficiently ventilated environments are identified as determining factors.

The habitat of the Sicilian population, due to the climatic and industrial conditions, is fundamentally different to that in the North.

  1. Buildings are not insulated to guarantee energy efficiency (the concentration of CO2 is an indicator for risk of infection: Rudnick and Milton 2003), they have high ceilings to provide coolness in the summer.
  2. Heating is only used to a limited extent (both in private and public spaces) and there is also sufficient ventilation (see the indications for a healthy climate in buildings) in winter facilitated by the relative difference between the external and internal temperature.
  3. Life in Sicily takes place outside to a great extent also in winter thanks to the mild climate.
  4. Industrial plants with a high concentration of people are far less common than in the North.
  5. There is adequate ventilation in means of transport (cars, buses, trains).

As transmission by aerosols finds an ideal situation in the closed environments in northern Italy (the concentration of CO2 will be caused by the high level of insufficient ventilation) we are faced with, in the broad sense, the already well known Sick building Syndrome (Finnegan et al. 1984). .

The theory of transmission by aerosols is also confirmed in the virological literature. Particles the size of the coronavirus settle at the level of the lower respiratory tract (Bottarelli 2020). The involvement of the oropharyngeal cavity and the upper respiratory tract are to be considered secondary, occurring following exhaled air, not significant for transmission.

Conclusions: As transmission, as explained above, occurs by aerosols (influenza too, showing the same epidemiological features as the coronavirus, probably follows the same mode of transmission) the measures currently being taken (quarantine/lockdown, masks, gloves, measures against gatherings) should be corrected immediately.

It is vitally and urgently important to undertake measures to rectify the human habitat regarding both internal and external pollution.

Bibliography (in limited edition due to the coronavirus)

  1. Finnegan MJ, Pickering CA, Burge PS: The sick building Syndrome: Prevalence Studies. Br Med J. 1984; 289:1573-5
  2. Rudnick and Milton 2003
  3. Bottarelli 2020

Read the article in :

Italianhttps://www.vasodipandora.net/2020/05/25/laerosol-quale-unica-via-rilevante-di-trasmissione-del-coronavirus-evidenze-epidemiologiche/




GENERAL OBSERVATIONS ON THE CORONAVIRUS

First of all we need to remember the most widely known pandemics/epidemics of various viruses from 2000 onwards:

Year/number of deaths/publication source:

  1. SARS: 2002/2003/813/World Health Organization=WHO,
  2. Swine flu: 2009-2010/ 18,000/WHO,
  3. Worldwide influenza: 290,000-650,000 deaths a year/Istituto Superiore della Sanita 2019,
  4. Influenza in Italy: deaths in 2013/14: 7,027, 2014/2015: 20,259, 2015/2016:15,801, 2016/17: 24,981/ Rosano, Ricciardi et al. 2019,
  5. Ebola: 2014-2016/3,461 /WHO)

If it were true that coronavirus is transmitted through droplets from sneezes, coughs etc. or through coming into contact with infected surfaces, and

  • if it were true that the measures adopted to reduce infection should prove effective:

How do we explain that on 26/04/2020 13,325 deaths had been recorded in Lombardy, 3,386 in Emilia Romagna and 228 deaths in Sicily?

This difference cannot derive from a greater exposure to infection in the north, considering that in Catania the Festival of Saint Agatha took place from 3-5 February with more than a million visitors (they were already talking about banning it). Obviously there was no social distancing.

            Taking these and other epidemiological data into account regarding the coronavirus epidemic, one can only reach the two following conclusions:

  1. The people of Catania are champions of hygiene?
  2. CORONAVIRUS IS TRANSMITED EXCLUSIVELY BY AIR (AEROSOL)

Please note:

  1. Transmission takes place almost exclusively in insufficiently ventilated environments, only in extreme cases in the open air.
  2. The gravity of the infection (from asymptomatic to a fatal outcome) depends on the viral load and individual conditions like coexisting diseases etc.

(N.B. The gravity of the disease does not depend primarily on damage caused by the virus to the organism, but on the damage caused to the organism by the immune system).

This simple theory explains everything, and allows us to act efficiently, saving countless human lives (N.B. Each theory is valid until one of its predictions is incorrect, then the theory must be revised or withdrawn).

That the flu virus is transmitted either by air (droplets from sneezes, coughs etc.) or through contact with infected surfaces, has always been one of the fundamentals of virology, an affirmation which goes back to the origins of the science of infections. This elementary concept has never been questioned, but was thereafter considered a hard, fixed fact (doctrine).

Just as the theory of the continental bridges was considered to be the doctrine of geology. And when the scientist Wegener, as a result of simple observations, presented his theory of Continental Drift in Frankfurt (Germ.) on 6 January 1912, he was ridiculed by the scientists present. Only more than 50 years later, in 1967/68, did Science admit its error and promote his theory: errare humanum est, perseverare…..  

This new perspective regarding the mode of transmission leads to the following observations:

  1. Transmission occurs almost exclusively in enclosed environments, where there is the necessary virus concentration for infection. This is almost impossible in open spaces.
  2. The basic condition for infection is the poor quality of the air due to insufficient ventilation (trains, buses, underground, offices, care homes etc.) The air quality in closed spaces (with a rising concentration of CO2 the risk of infection increases) is steadily deteriorating due to the search for energy efficiency in buildings ( Sicilian saying: “The best doctor is a poor carpenter, because he makes window fixtures with draughts”
  3. Masks and gloves are, except for the sick and those who treat them, useless and even dangerous. The mask reduces the ventilation of the lungs. Moreover the contaminated, impure exhaled air is recycled with the inhalation. Excessive hand hygiene and gloves only create an ideal environment for resistant germs, the first removes the protective layer from the hands and the second create a greenhouse effect for resistant germs.

4) Normal interpersonal contact (kisses, hugs, handshakes, Eskimos rub noses by way of greeting) remains as always elementary for creating immunological defense in the group (if the human race had applied the laws currently laid down by most governments, it would have long been an extinct species).

To deal with the corona virus epidemic and other future epidemics we need to intervene radically on the environment of mankind, now often comparable to a caged animal in intensive livestock farming.

This contribution is not based on the ever increasing latest medical evidence but is based on the foundations of medicine, which must affirm its past, but at the same time continually put it to the test.

read this article in :

Italian https://www.vasodipandora.net/2020/05/25/considerazioni-generali-sul-coronavirus/




L’Aerosol quale unica via rilevante di trasmissione del coronavirus: evidenze epidemiologiche

Introduzione: Attualmente ci sono tanti pareri, per parte contrastanti per quanto riguarda la via di trasmissione del Coronavirus e le misure da intraprendere per affrontarla. Quale via di trasmissione principale viene attualmente considerato quella tramite goccioline o contatto. Scopo di questo articolo è di valutar l’importanza della via di trasmissione mediante contatto e goccioline verso la via di trasmissione tramite aerosol utilizzando un approccio epidemiologico. A tale proposito sono state paragonate quali coorte tre regioni dell’Italia.

Materiale e Metodi: Le tre regioni incluse in questo studio sono la Lombardia, Emilia Romagna e la Sicilia. E’ stato eseguito uno studio analitico clinico tra queste tre coorte. L’omogeneità relativa l’inizio dell’epidemia (rischio generale di esposizione, condizioni demografiche) ed eventuali interazioni durante il tempo di osservazione sono stati valutati. Quale data di fine osservazione è stata considerata il 24/04/2020 in relazione ai casi letali .

I risultati sono stati valutati per quanto riguarda la trasmissione tramite contatto/goccioline e tramite aerosol.

Risultati:

La Lombardia, l’Emilia Romagna e la Sicilia sono pressoché paragonabile per quanto riguarda l’estensione territoriale (Lombardia: 23.865 km2,, Emilia Romagna 22.453 e la Sicilia 25.832 km2) Per quanto riguarda la popolazione/densità di popolazione pro km2, l’Emilia Romagna e la Sicilia sono sovrapponibili (Emilia Romagna 4.459.477/198.6 pro km 2, Sicilia 4.999.891/193.6 pro km). La Lombardia presenta una popolazione/densità approssimativamente doppia (10.060.574/421.6 pro km2).

L’omogeneità delle due coorte del nord rispetto all’rischio di esposizione sono paragonabile a causa di simili condizioni geografiche, demografiche e climatiche. La Sicilia, 1000 chilometri più al sud, fu esposto fino alla fine di marzo ad una esposizione simile se non molto superiore:

1)L’aeroporto di Catania (metropoli con più di un milione di abitanti) nell’anno scorso per trasporto passeggeri era al 6. Posto in Italia, in Germania sarebbe poco dopo Stoccarda, Colonia e Berlino Tegel al nono posto. Il traffico aereo a Catania rispetto l’anno precedente era aumentato a gennaio del 4.94 % al 609.750 e a febbraio del 1.36% al 547.210: La Lombardia è al terzo posto assoluto di presenze in Sicilia (1.069.293) dopo la Francia (1.584.410) e la Germania (1.185.041)

2) dal 3 al 5 febbraio si era svolta la festa di Sant’Agata, una delle feste religiosi più grandi del mondo con una affluenza di più di un milione di persone, ovviamente senza alcuna distanza di sicurezza.

3) dopo la chiusura delle università, bar, ristoranti etc. avveniva un rientro giustificato di studenti e lavoratori dal nord nella misura di circa 40.000 persone che si sono registrate spontaneamente (nota del ministero del 24/03/2020), anche se i dati reali saranno nettamente superiori.

4) fino al giorno della donna (8 marzo) Catania era per quanto riguarda la stagione invernale la città dell’Italia e di Europa con la quota più alte di contatti personali sociali a causa della vita diurna e notturna molto intenso. Questa era causata dalla massiccia presenza di persone sia di provenienza fuori e entro il territorio. In questo periodo la vita a Catania pulsava dalla mattina presto fino a lungo dopo mezzanotte.

Per quanto riguarda l’omogeneità delle coorte rispetto ad assistenza sanitaria ed interferenze politiche non sono state rilevate differenze. (i vari decreti del governo valevano per tutto l’Italia).

Quale punto finale dello studio è stato considerato la data del 26 aprile2020. Secondo la statistica del governo furono registrati i seguenti dati per quanto riguarda i numeri dei deceduti:

Lombardia: 13.325, Emilia Romagna: 3386, Sicilia: 228)

Discussione: in questo studio sono stati inclusi tre regione italiani, due del nord: la Lombardia e l’Emilia Romagna e la Sicilia 1000 km più al sud. La struttura della popolazione sono paragonabile con l’eccezione della Lombardia che presenta una doppia densità rispetto alle altre due regioni. Il punto iniziale dell’epidemia (fine gennaio, inizio febbraio) è paragonabile per quanto riguarda il rischio di esposizione (nella Sicilia eventualmente superiore). Il decorso dell’epidemia non fu alterato da interazioni regionali a causa della quarantena disposta dal governo. Questo permette una omogeneità tra le coorte  pressoché unica nella medicina.

La valutazione dei risultati rispetto ai due fattori ritenuti responsabili per la trasmissione (goccioline/aerosol) permette le seguenti conclusioni:

L’importanza della trasmissione via contatto, goccioline ecc. in relazione al decorso dell’epidemia va verso zero. Questo si evince dal fatto che i contatti personali interumani, necessari per questo, è paragonabile nelle tre coorte (in Sicilia, specialmente nelle grandi città sicuramente molto superiore), ma la mortalità in Sicilia risulta molto bassa. (le condizioni igieniche, spesso considerato causa per questa via di trasmissione, sono paragonabile fra Nord e Suditalia).

L’importanza della trasmissione tramite aerosol rimane l’unico fattore determinante. La spiegazione per questo sta nell’analisi delle diverse condizioni di vita tra l’ambiente abitativo – lavorativo tra nord e sud. La permanenza all’aria aperta ed in ambienti non sufficientemente aerati vengono individuati quali fattori determinanti.

L’habitat della popolazione siciliana presenta, a causa delle sue condizioni climatiche ed industriali delle differenze fondamentali rispetto a quello del nord.

  1. Gli edifici non sono isolati per garantire una efficienza energetica (la concentrazione di CO2 costituisce un indicatore per il rischio di infezione: Rudnick e milton 2003), presentano dei volti alti, per permetter freschezza d’estate.
  2. Il riscaldamento viene solo in misura ridotta utilizzato (sia in ambienti privati che pubblici) e una aerazione sufficiente (vedi indicazioni per un clima sano nei edifici) avviene anche d’inverno favorito dalla relativa differenza tra temperatura esterna ed interna.
  3. La vita in Sicilia si svolge all’esterno anche in misura intensa d’inverno anche grazie al clima mite.
  4. Impianti industriali ad alta concentrazione di persone sono molto meno diffusi rispetto al nord
  5. Nei mezzi di trasporto (automobili, bus, treni) viene rispettata un’aerazione adeguata

Siccome la trasmissione attraverso aerosol trova una situazione ideale in ambienti chiusi nel nord dell’Italia (la concentrazione del CO2 sarà a causa della insufficiente aerazione a livelli elevata) ci troviamo, nel senso largo, d’aventi algià da tempo noto Sick building Syndrome (sindrome della casa ammalata) (Finnegan et al. 1984).

La teoria della trasmissione tramite aerosol trova conferma anche nella letteratura virologica. Particelle della grandezza del coronavirus si depositano a livello delle vie aerea basse (Bottarelli 2020). Il coinvolgimento del cavo oro-faringeo e delle vie aeree superiori sono da considerare secondarie, avenute in seguito dell’aria espirata , non determinante per la trasmissione.

Conclusioni: Siccome la via di trasmissione, come esposto sopra, avviene attraverso l’aerosol (anche l’influenza, mostrando le stesse caratteristiche epidemiologiche del coronavirus, segue probabilmente la stessa via di trasmissione) vanno corrette immediatamente le misure attualmente intraprese (quarantena, maschere, guanti, misure antiassembramento)

E’ di fondamentale ed urgentissima importanza di intraprendere delle misure per sanare l’abitat dell’uomo sia per quanto l’inquinamento interno che esterno

Bibliografia (in edizione ridotta a causa del Coronavirus):

  1. Finnegan MJ, Pickering CA, Burge PS: The sick building Syndrome: Prevalence Studies. Br Med J. 1984; 289:1573-5
  2. Rudnick e Milton 2003
  3. Bottarelli 2020